Trasformazioni_Pillole di mito


In questa pagina sono raccolti i passaggi più salienti dell'incontro conclusivo del progetto: "Trasformazioni. Cosa ci racconta il mito di noi" curato dalla prof.ssa Montanaro Marinica e svoltosi nel settembre del 2021 presso l'IIS "Via S.D'Acquisto, 69" di Velletri (Roma).
Durante l'incontro finale del 24 settembre le dottoresse Caterina Medici e Dori Montanaro, socie della nostra Associazione, hanno risposto alle domande degli studenti della classe IV H dell'indirizzo Scienze Umane e hanno discusso con loro di amore, adolescenza, relazioni umane.


La forza delle immagini 

Le immagini sopravvivono al tempo e allo spazio. Così è successo con le immagini narrative disegnate dalle pagine più belle della storia dei miti raccontate dal poeta Ovidio nel suo straordinario poema 'Le metamorfosi'.



Narciso ed Eco

Cosa succede quando veniamo respinti? E' naturale, dopo una delusione, richiudersi in sé fino a diventare duri come una roccia? La storia di Narciso ed Eco ci aiuta a riflettere su queste questioni quanto mai urgenti in età adolescenziale.



Ermafrodito e Salmaci

La ninfa Salmaci si invaghisce del giovane e timido Ermafrodito. Quando lui la respinge, lei in noi del suo amore fa sì che i loro corpi si fondano fino a diventare una cosa sola. E' davvero amore quello di Salmaci?



Perdere il corpo

In gran parte dei miti raccontati da Ovidio i protagonisti perdono il loro corpo umano, trasformandosi in altro. Eco diventa una roccia, Narciso un fiore, Dafne una pianta d'alloro. Ma cosa può voler dire 'perdere il corpo'? 



Amore e morte: Piramo e Tisbe, Orfeo ed Euridice

Si può perdere la vita per amore? E' questa la domanda da cui partire per interpretare i miti di Piramo e Tisbe - da cui William Shakespeare trasse ispirazione per 'Romeo e Giulietta'- e di Orfeo ed Euridice.
Storie che convenzionalmente sono considerate gli esempi più alti di un sentimento amoroso che è talmente forte da sfidare e da vincere persino la morte. Ma è proprio così?




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